La polizza furto è indispensabile per difendere il proprio locale commerciale. Sicuramente il proprietario deve essere parte attiva della difesa dei locali e degli strumenti, e deve agire tutte le precauzioni del caso al fine di scongiurare l’evento. Se la difesa è idonea, in caso di furto, scatteranno le protezioni previste dalla polizza.
Al fondo di questo articolo sono state inserite alcune definizioni utili a comprendere tutta la terminologia che riguarda la polizza furto.
Il tuo locale sarà protetto se dotato di impianto antintrusione. Questo tipo di impianto è efficace se è realizzato con componenti di alta tecnologia. Ogni componente è classificato con un Livello IMQ e si determina se anche l’intero impianto ha un elevato livello tecnico. Se l’azienda che installa gli impianti è certificata IMQ può rilasciare un certificato di installazione e collaudo IMQ, top di gamma per la sicurezza.
L’azienda installatrice potrà certificare anche la presenza di rilevatori a doppia tecnologia e con protezione anti accecamento. Un impianto con un elevato livello di sicurezza è dotato di componenti auto-protettivi, funziona anche in caso di black out elettrici grazie alla presenza di batteria di riserva con adeguata autonomia.
Un elevato livello di sicurezza prevede che l’impianto sia collegato in remoto con un istituto di vigilanza servizio di monitoraggio periodico dell’impianto con frequenza di non oltre 30/40 min.
I rilevatori possono essere di tre tipi principali: perimetrali, volumetrici e a trappola.
Rilevatori perimetrali
di apertura
a filo continuo
sismici
lineari
Rilevatori volumetrici
microonde
ultrasuoni
infrarossi
Rilevatori a trappola
tappetini sensibili
al peso
Puoi allestire un sistema di controllo visivo, che sarà ritenuto efficace anche dall’assicurazione se dotato di telecamere ad alta definizione in grado di funzionare in carenza di luce, oppure agli infrarossi con tecnologia motion detection. L’impianto potrà registrare le immagini su un supporto informatico e potrà trasmettere le stesse immagini in remoto con collegamento a computer dei titolari, istituti di vigilanza o aziende specializzate. L’impianto è quindi dotato di software per l’elaborazione delle immagini. Anche in questo caso bisogna prevedere delle batterie di riserva in grado di far funzionare l’impianto anche in assenza di alimentazione elettrica.
Alle telecamere puoi affiancare un servizio di sorveglianza umana che si occuperà della sorveglianza interna e/o esterna per un pronto intervento in caso di necessità. In questo caso il servizio può essere scelto in erogazione continua o saltuaria. Nel secondo caso bisognerà tenere un registro delle ronde. La sorveglianza ha il compito di registrare tutti gli ingressi sia che si tratti di fornitori che di visitatori e di accompagnarli se devono accedere ad aree sensibili dei locali. Il sorvegliante sarà anche incaricato di gestire chiavi e password.
Per quanto riguarda gli esterni del locale, è necessario dotare la proprietà di recinzione tramite rete metallica, cancellata o muratura per definire il perimetro. La sorveglianza può essere eseguita con rilevatori lineari del perimetro, con sistemi a infrarossi, ultrasuoni o pressione. Molto utili sono anche i sensori di vibrazioni che si installano sulle recinzioni e i contatti di apertura da inserire sugli accessi. Per le azioni di prevenzione ci si può avvalere di un servizio di sorveglianza umana che installerà un presidio fisso o un sistema di ronde che necessità di essere testimoniato tramite un apposito registro delle ronde. Il servizio di sorveglianza deve gestire le chiavi degli automezzi in parcheggio oltre alle chiavi dei carrelli elevatori.
Consigli di sicurezza
I primi consigli, forse scontati, ma davvero utili, sono sulla custodia delle chiavi. Se è scontato che la chiave non va conservata a vista dove è facile appropriarsene in modo fraudolento, non così immediato è ricordarsi di non conservare la copia nel locale da proteggere. Se si è costretti a dare in custodia la chiave a terzi, è bene consegnarla in custodia sigillata, così si è sicuri che non verrà utilizzata in momenti non opportuni. Se l’ingresso è gestito da una chiave a codice, è bene modificare ogni tanto il codice e non mantenere sempre lo stesso. Ancora più importante, è non lasciare mai la combinazione impostata. Allo stesso livello si commette uno degli errori più comuni: lasciare la chiave inserita nella toppa della serratura. Un errore che chi cerca praticità spesso commette, è quello di utilizzare un’unica chiave per aprire tutte le serrature. Seguire questi accorgimenti migliorerà di molto la sicurezza del tuo locale, anche se tale effetto non è direttamente percepito.
In situazioni particolari si può scegliere di dotare il proprio locale di vetri antiproiettile. Un fornitore affidabile ti consegnerà insieme ai vetri marchiati in modo indelebile, la dichiarazione che attesta la tipologia di vetri, ovviamente su sua carta intestata.
La dichiarazione deve contenere:
dichiarazione CE
testo tipo: “con la presente si dichiara che il prodotto consegnato con DDT n … in data … costituito da vetri stratificati (5 5 – 10 – 5 5) risultano di classe …”
data e firma con timbro
Nel proprio locale può essere utile inserire una cassetta di sicurezza. In commercio ne esistono di tradizionali e modelli antieffrazione.
Le cassette di sicurezza tradizionali sono dotate di sportello a due serrature. Il caso tipico è la cassetta dotata di una serratura per la banca e una serratura per il cliente.
Le cassette di sicurezza antieffrazione hanno lo sportello dotato di una protezione specifica contro l’attacco condotto con mezzi meccanici e termici anche combinati oppure hanno lo sportello tradizionale e all’interno sono dotate di contenitori corazzati protetti da un’ulteriore serratura di sicurezza (in chiusura, questa realizza il bloccaggio del contenitore nella cassetta mediante chiavistelli).
Il fabbricato deve essere adeguatamente protetto per il furto, lo abbiamo chiarito all’inizio di questo articolo. Il Clausolario ANIA è uno strumento utile per poter stabilire se il fabbricato è protetto.
Clausola ANIA 24A:
L’assicurazione è prestata alla condizione essenziale per l’efficacia del contratto, che ogni apertura verso l’esterno dei locali contenenti le cose assicurate, situata in linea verticale a meno di 4 metri dal suolo o da superfici acquee, nonché da ripiani accessibili e praticabili per via ordinaria dall’esterno, senza impiego cioè di mezzi artificiosi o di particolare agilità personale, sia difesa per tutta la sua estensione da almeno uno dei seguenti mezzi di protezione e chiusura:
- Serramenti di legno pieno dello spessore minimo di 15 mm o di acciaio dello spessore minimo di 8/10 mm senza luci di sorta, chiusi con serrature di sicurezza azionanti catenacci di adeguata robustezza e lunghezza o lucchetti di sicurezza o robusti catenacci manovrabili esclusivamente dall’interno.
- Inferriate di ferro a piena sezione dello spessore minimo di 15 mm, ancorate nel muro con luci, se rettangolari, aventi lati di misura rispettivamente non maggiore di 50 e 18 cm oppure, se non rettangolari, di forma inscrivibile nei predetti rettangoli o di superficie non maggiore di 400 cmq.
Sono pertanto esclusi in quanto non diversamente convenuto i danni da furto avvenuti quando, per qualsiasi motivo, non esistano o non siano operanti i mezzi di protezione e chiusura sopra indicati, oppure commessi attraverso le luci delle inferriate senza effrazione delle relative strutture.
Clausola ANIA 24B:
L’assicurazione è prestata alla condizione essenziale per l’efficacia del contratto, che ogni apertura verso l’esterno dei locali contenenti le cose assicurate, situata in linea verticale a meno di 4 metri dal suolo o da superfici acquee, nonché da ripiani accessibili e praticabili per via ordinaria dall’esterno, senza impiego cioè di mezzi artificiosi o di particolare agilità personale, sia difesa per tutta la sua estensione da robusti serramenti in legno, materia plastica rigida, vetro antisfondamento, metallo o lega metallica chiusi con serrature, lucchetti od altri idonei congegni manovrabili esclusivamente dall’interno, oppure protetta da inferriate fissate nel muro.
Nelle inferriate e nei serramenti di metallo o lega metallica sono ammesse luci, se rettangolari, di superficie non superiore a 900 cmq e con lato minore non superiore a 18 cm oppure, se non rettangolari, di forma inscrivibile nei predetti rettangoli o di superficie non superiore a 400 cmq. Negli altri serramenti sono ammessi spioncini o feritoie di superficie non superiore a 100 cmq.
Sono pertanto esclusi in quanto non diversamente convenuto i danni di furto avvenuti quando, per qualsiasi motivo, non esistano o non siano operanti i mezzi di protezione e chiusura sopra indicati, oppure commessi attraverso le luci di serramenti o inferriate senza effrazione delle relative strutture o dei congegni di chiusura.
POLIZZA FURTO ESERCIZI COMMERCIALI – DEFINIZIONI
Furto
(dall’art. 624 Codice Penale): impossessamento della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene (proprietario, consegnatario, usufruttuario ecc…), al fine di trarne ingiusto profitto per sé o per altri.
Appropriazione indebita
(art. 646 CP): non c’è sottrazione, la cosa è in già in possesso del delinquente che se ne appropria per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto.
Truffa
(art. 610 CP): impossessamento della cosa altrui, con artifici o raggiri, sottraendola a chi la detiene, ma non contro la sua volontà.
Rapina
(art. 628 CP): impossessamento della cosa altrui, sottraendola a chi la detiene, mediante violenza alla persona o minaccia.
Estorsione
(art. 629 CP): consiste nel procurare a sé o altri un ingiusto profitto costringendo qualcuno, mediante violenza o minaccia, a fare o omettere qualche cosa.
Fabbricato:
«L’intera costruzione edile, compresi fissi, infissi ed opere di fondazione o interrate nonché le sue pertinenze (quali centrale termica, box, recinzioni e simili ma esclusi: parchi, alberi di alto fusto, attrezzature sportive e per giochi, strade private), purché realizzate nel fabbricato stesso o negli spazi ad esso adiacenti e, in particolare, gli impianti idrici, igienici, elettrici, di riscaldamento e di condizionamento d’aria, ascensori, montacarichi, scale mobili, antenna televisiva centralizzata, come pure altri impianti o installazioni considerati immobili per natura o destinazione ivi compresi tappezzerie, tinteggiature e moquettes».
Misure di prevenzione
Misure aventi lo scopo di prevenire l’accadimento dell’evento dannoso.
Esempi: sorveglianza umana (presidio; ronde); gestione delle chiavi; gestione delle password.
Misure di protezione:
Misure aventi lo scopo di ritardare (protezioni passive) oppure di segnalare (protezioni attive) l’evento dannoso.
Esempi: - Misure di protezione passiva: caratteristiche costruttive dei fabbricati; mezzi di chiusura; mezzi di custodia.
Misure di protezione attiva: impianti antintrusione; impianti TVCC; impianti antirapina.
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